Sono sufficienti un progetto ben definito e la voglia di portarlo avanti. Con questi requisiti gruppi di cittadini attivi o associazioni possono proporre al proprio comune un patto di collaborazione, con il fine di valorizzare uno o più beni comuni del proprio territorio.

Anche a Campi Bisenzio, dopo l’approvazione in consiglio comunale del regolamento sui beni comuni, lo scorso 29 gennaio, è nato un percorso per stipulare patti di collaborazione con i cittadini. Negli altri comuni italiani che hanno intrapreso questa strada, i progetti nati in questi ultimi anni sono volti a promuovere la legalità e lo sport, il decoro dei parchi pubblici e le attività artistico-culturali, spesso con la riscoperta e rivalorizzazione di luoghi abbandonati o poco utilizzati, per dare nuova vita ad alcune parti della città.

Quello dei patti di collaborazione è un processo decisamente innovativo per le burocrazie delle amministrazioni locali italiane: la sfida presa in carico dalla macchina comunale campigiana è stata quella di trovare una procedura che fosse allo stesso tempo semplificata ed innovativa. Il regolamento ha assunto proprio il ruolo di agevolatore per i processi d’innovazione all’interno dei meccanismi comunali.

Il comune di Campi Bisenzio ha già ricevuto una decina di proposte di collaborazione, che sono attualmente in attesa di approvazione. Le tematiche variano dalla scuola alla manutenzione di giardini, dalla creazione di piccoli orti di comunità alla gestione di immobili con progetti di innovazione. Il processo è partito e a breve verranno approvati i primi patti: si prospetta a Campi una graduale rigenerazione delle relazioni fra cittadini e amministrazione, ma soprattutto una rivalorizzazione dei beni comuni della città.