“Voglio dire, voglio fare, voglio esserci!”: queste le parole chiave che hanno caratterizzato l’ultima edizione della Biennale della Prossimità, tenutasi a Taranto dal 16 al 19 maggio scorsi. Anche una delegazione di Campi Bisenzio ha partecipato all’evento, come tappa fondamentale del percorso ‘Fuori dal Comune’, che da alcuni mesi sta girando la Toscana e l’Italia alla ricerca di buone pratiche da far proprie e condividere.

La Biennale è stata l’occasione per ascoltare le storie di giovani gruppi attivi, che cercano di promuovere azioni e territorio in sinergia, ma anche di comprendere che in alcune realtà per i cittadini è più semplice fare da soli che attendere il sostegno degli enti pubblici. Succede che in molti casi le azioni positive siano bloccate per mancanza di collaborazione, persino di ascolto, da parte degli enti preposti.

La testimonianza campigiana dell’esperienza del Festival dell’Economia Civile e di ‘URBUM!’ si è rivelata stimolante e perfettamente in sintonia con quella che i partecipanti hanno percepito come ‘La grande resilienza pugliese’. In questo concetto è racchiusa la capacità e la speranza di trarre soluzioni positive in una terra devastata sul piano ambientale ed economico, dove però si comincia a superare la rassegnazione ed emerge la voglia di riscatto attraverso l’attuazione delle buone pratiche.

Durante la biennale anche i rappresentanti delle istituzioni si sono confrontati, facendo emergere alcune criticità comuni ai vari progetti nati sul territorio. In testa: la sostenibilità economica dei progetti che vengono sostenuti dalle amministrazioni su richiesta delle associazioni. Risulta necessaria una progettazione con monitoraggio in itinere e post-realizzazione, oltre che lo studio pre-progettuale.

L’invito alla delegazione tarantina di partecipare all’edizione 2019 del Festival dell’Economia Civile è stato fatto. In vista di novembre, continuano le iniziative e le attività preparatorie.